l giorno dell’uscita dell’enciclica
Deus caritas est, la prima di Benedetto XVI, ne ho regalato una
copertine/copia alla trentina di collaboratori di Caritas Ticino perché mi
pareva un’occasione unica, da non perdere, nel difficile ma essenziale
lavoro di approfondimento del senso della Carità evangelica che
è l’anima e giustifica l’esistenza stessa di un’organizzazione come
la nostra, legata alla Chiesa cattolica. In fondo non è solo una
questione di fede ma direi soprattutto di ragionevolezza.
L'amore ritrovato
di Dante Balbo
Benedetto XVI si avventura su di un terreno minato. Nella sua prima
enciclica, infatti, ha deciso di affrontare il tema dell’amore,
con tutti i rischi connessi: fraintendimento in una società in cui
questa parola è scritta nella carta dei cioccolatini, vaghezza di
un termine abusato da ogni religiosità, astrazione in un linguaggio
filosofico da accademia. Tutto ciò poteva lasciare indifferenti
molti lettori.
Non si è sottratto il pontefice, pur di affrontare una questione
chiave per il suo mandato di “servo dei servi di Dio”, nel rivalutare
e riscopertine/coprire la pienezza di significato dell’amore cristiano, che
va ben al di là di un sentimento, o di una pienezza spirituale,
per abbracciare l’uomo nella sua totalità.
Chi soffia sul fuoco?
di don Giuseppe Bentivoglio
“Le religioni e i loro simboli siano rispettati e i credenti non
siano oggetto di provocazioni che irridono i loro comportamenti
e i loro sentimenti religiosi”.
Mi sembra che queste parole di Benedetto XVI pongano alla libertà
di manifestare il proprio pensiero alcune limitazioni, in nome del
rispetto che è dovuto alla persona, rispetto che appare doveroso,
soprattutto quando prendiamo in considerazioni la dimensione più
importante di essa e cioè quella religiosa.
Migrazione e accoglienza
di Fulvio Pezzati
In un mondo che diviene ogni
giorno più piccolo l’interculturalità, cioè l’incontro tra culture
e civilizzazioni, è diventato uno dei problemi più importanti. Non
sfugge a nessuno che, se Benedetto XVI indica una via pacifica per
la ricerca di soluzioni, altre forze puntano invece decisamente
sullo scontro militare e purtroppo molti, ingenui e in assoluta
buona fede, cadono nella trappola di chi vuol far salire la tensione
per risolvere i problemi con le armi.
Sono state 226 le persone che
nel 2005 hanno partecipato al Programma occupazionale (PO) Mercatino,
organizzato in collaborazione con l’Ufficio delle Misure Attive
della Sezione del Lavoro di Bellinzona in ottemperanza alle disposizioni
della Legge federale contro la disoccupazione (LADI). Una collaborazione
che dura da 18 anni, da quando cioè Caritas Ticino ha scelto, nella
lotta alla disoccupazione, questa misura attiva come possibilità
di ricollocamento di persone disoccupate.
Quando si parla di etica nell’economia, nella finanza,
nel lavoro in generale, a volte si pensa a comportamenti irresponsabili
di grandi multinazionali, a scandali commessi da società fittizie,
insomma qualcosa fatto da altri. Nell’intervista con Luca Crivelli,
economista e professore alla Scuola Universitaria Professionale
della Svizzera Italiana (SUPSI) e docente all’Università della Svizzera
Italiana (USI), che abbiamo proposto a Caritas Insieme TV lo scorso
4 e 5 febbraio e che qui vi riproponiamo, emergono interessanti
aspetti di riflessione che ci interrogano sui nostri comportamenti
quotidiani.
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Alla
fine del 2005 il Giornale del Popolo ha ripreso la sua attività
editoriale, pubblicando un libro che ha immediatamente destato
l’interesse di Caritas Ticino, per i temi trattati, per le soluzioni
proposte, per la vicinanza alla dottrina sociale della Chiesa,
senza appellarvisi per difendere le proprie tesi, che invece sono
supportate da dati scientifici, laici e al di sopra di ogni sospetto.
Prima esperienza editoriale
della FOSIT con il libro: “Strumenti operativi per progetti di
cooperazione allo sviluppo” a Caritas Insieme TV.
I risultati del rifiuto del
mercato in nome della solidarietà sono e sono stati letteralmente
disastrosi, sia per la libertà che per il benessere di milioni
e milioni di uomini
Norma
Bargetzi e Elena Krinke “attorno al fuoco” raccolgono bambini
che hanno visto spegnersi il loro focolare, per cucinare difficoltà
e paure, idee e possibilità inaspettate. A Caritas Insieme TV.
Negli Stati Uniti amici e
nemici di Darwin sono ancora una volta ai ferri corti. Lo spunto
per la nuova controversia è la teoria del “Disegno intelligente”
(Intelligent design), una teoria, più politica che scientifica,
sostenuta da esponenti di chiese battiste, evangeliste e da gruppi
di cristiani fondamentalisti. La “nuova” teoria, vecchia di 200
anni, non sostiene né verità scientifiche, né verità teologiche,
eppure anche nella nostra cultura sta raccogliendo consensi.
Il
sociologo delle religioni Massimo Introvigne, nel giorno in
cui è venuto a Lugano per far luce sul romanzo di Dan Brown,
“Il codice da Vinci”, smascherandone le ridicole tesi, è passato
per i nostri studi, per allargare il campo e affrontare il tema
più generale dell’evoluzione del fenomeno religioso in questo
inizio di terzo millennio.
Un quadro, con dentro un
quadro, con sopra una natura morta dipinto da Magritte nel 1945
dal titolo “Bon sense”, è stato lo spunto per la scenografia
di una rubrica in sedici puntate per scrivere un piccolo dizionario
di psichiatria, per chiarire al pubblico termini come depressione,
crisi di panico, schizofrenia, disturbi alimentari ecc.
Proporre
una settimana dedicata al libro, in un contesto come il Programma
Occupazionale “Mercatino”, in un primo momento può sembrare
poco attinente. Penso invece che a più livelli i richiami con
l’attività che svolgiamo quotidianamente a Giubiasco e nei vari
PO di Caritas Ticino siano molteplici.
ANGOLI D'ARTE
La devozione alla figura di Maria si ritrova puntualmente
in tutte le chiese di fondazione francescana sia nei titoli di
dedicazione, sia negli apparati iconografici: a tale tradizione
non si sottrasse neppure la chiesa francescana di Bellinzona titolata
a Santa Maria delle Grazie, “colei che intercede per i fedeli
presso il Figlio del Padre”.
SANTI DA Scopertine/copRIRE
Tra i“santi della carità” citati
da papa Benedetto XVI nella sua prima Enciclica Deus Caritas est,
figura anche san Giuseppe B. Cottolengo, che non è ancora stato presentato
sulla rivista. Il suo cognome si è identificato con la sua opera,
ma nell’immaginazione di molti dire “cottolengo” vuol dire evocare
un luogo dove stanno esseri emarginati dalla società per le loro deformità..
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