La
Facoltà di teologia è per tutti
Di Don Graziano Borgonovo
Con la fine del mese di giugno si sono conclusi alla Facoltà di Teologia
gli esami relativi ai corsi dell'Anno Accademico 1995-96, come pure le valutazioni
dei singoli seminari effettutati dagli studenti nell'arco del secondo semestre.
A proposito delle frequenze ai corsi della Facoltà, basti un solo rilievo:
dalla fondazione dell'Istituto da parte di Mons. Eugenio Corecco nel 1992 ad
oggi, si è registrata una crescita progressiva nel numero delle adesioni.
Gli studenti ordinari (coloro che mirano al conseguimento dei gradi accademici
e seguono perciò un ciclo completo di studi) sono ormai più di
un centinaio e provengono da una ventina di Paesi diversi; gli studenti uditori
(coloro che scelgono invece uno, due, o più corsi per un desiderio di
approfondimento personale) raggiungono una cifra pressochè identica e
risiedono per la quasi totalità in Ticino.
Proprio su di loro vorremmo ora brevemente soffermarci, non senza aver sottolineato,
anzitutto, l'interesse che una tale duplice e diversificata proposta può
suscitare in chiunque fosse ineressato, così come il vantaggio (in termini
di ricchezza di esperienza) che da essa per la Facoltà deriva.
Si tratta dunque in prevalenza, per gli studenti uditori, di persone adulte,
padri e madri di famiglia, impegnate nelle più diverse professioni, docenti
nelle scuole o catechiste in parrocchia, casalinghe, pensionati o in cerca di
prima occupazione, già venute a contatto in passato con la scuola di
catechesi diocesana, semplicemente desiderose di rivivere con più consapevolezza
la propria fede o animate dalla voglia di riscopertine/coprirla, aiutate magari dallo
studio della Sacra Scrittura.
Proprio un corso di Sacra Scrittura viene infatti offerto ogni semestre in orario
serale (di norma, il lunedì), per favorire la frequenza di chiunque durante
la giornata lavori, ferma restando l'accessibilità a tutti i corsi diurni
anche per gli uditori, previa iscrizione presso la segreteria della Facoltà,
secondo le scadenze stabilite. Il livello di istruzione di base, diversificato
e vario da caso a caso, non costituisce un intralcio alla possibilità
di partecipazione attiva e costante, nessun esame essendo comunque obbligatoriamente
richiesto agli studenti uditori.
Anche alcuni seminari teologici, in ragione della tematica affrontata, e alcuni
corsi di filosofia, per il loro approccio esistenziale, hanno destato interesse
al di là della cerchia degli studenti ordinari e hanno avuto un seguito
ragguardevole.
La Facoltà di Teologia dunque, oltre che garantire un livello di scientificità
indubbio, assicurato dalle sue proprie pubblicazioni (rivista e atti di convegni,
di cui all'articolo qui accanto) e da quelle dei singoli professori (tesi, volumi
monografici, articoli su varie riviste specializzate), è anche aperta
e accessibile a tutti coloro che lo desiderano, avendo essa anzitutto a cuore
un'attenzione speciale per lo studio della Sacra Scrittura, "anima di tutta
la teologia", conformemente alla raccomandazione del Concilio Vaticano
II (Dei Verbum, n.24).
Il radicamento nel territorio della Diocesi e la sintonia con il respiro della
Chiesa universale possono essere così perfettamente armonizzati.