La
compagnia di Santa Teresa ha settant'anni
Di Gianni Ballabio
In questa significativa
ricorrenza del settantesimo di fondazione della Compagnia di Santa Teresa, ho
la gioia di esprimere a nome della Diocesi e mio personale un pensiero riconoscente
per tutto il bene che questa Compagnia ha compiuto e compie al servizio della
nostra Chiesa. Un particolare riconoscimento lo esprimo per la disponibilità
a favore del nostro seminario San Carlo, che significa quanto la Compagnia senta
di essere una presenza concreta di aiuto per la nostra Diocesi". Così
scriveva il nostro Vescovo, lo scorso 15 febbraio, sottolineando i settant'anni
della Compagnia di Santa Teresa del Bambino Gesù, fondata il 21 gennaio
1926, dal vescovo Aurelio Bacciarini e da Maria Motta, che la resse fino alla
morte, avvenuta nel 1948.
Lo scorso 20 aprile è stato ricordato questo significativo anniversario,
ritrovando un cammino di impegno e di servizio nella Chiesa, partendo dai quei
primi accenni alla Compagnia fatti dal Vescovo Aurelio Bacciarini, che così
si rivolgeva alle donne partecipanti a un incontro della Unione Cattolica Femminile:
"..non so se vi siete accorte di un fatto nuovo, avvenuto accanto alla
vostra Unione. Due signorine hanno lasciato il loro paese, la loro casa, la
loro famiglia e si sono recate e stabilite a Lugano presso il segretariato della
Unione Femminile Cattolica per dedicarsi esclusivamente alle opere della Unione
Femminile stessa, alle opere del bene e dell'apostolato". E aggiungeva:
"Sono due: ma io mi auguro che domani siano quattro, poi sei, poi dodici,
poi venti...perché se Dio ha misericordia di noi, l'intenzione è
di poter costituire una pia Unione sotto il patrocinio di Santa Teresa del Bambino
Gesù, una pia Unione che si dedichi totalmente all'apostolato".
Sottolineando l'impegno di questa Compagnia il Vescovo, mons. Giuseppe Torti,
rivolgendosi alle "Teresine", nel giorno commemorativo del settantesimo,
durante l'Eucaristia celebrata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, lo
scorso sabato 20 aprile, ha parlato di un servizio reso alla Diocesi: "con
ospitalità, cordiale, generosa, direi alla mano, nella casa di via Nassa.
Per incontri, riunioni, esercizi spirituale, per le nostre associazioni e per
i nostri preti, fino alla preziosa disponibilità di questi anni per il
nostro seminario San Carlo". E ha aggiunto: "un servizio che compite
a favore della nostra Chiesa qui nella vostra casa di Lugano e in diverse parrocchie
e comunità, attraverso la presenza delle vostre sorelle esterne, che
vivono in altri luoghi, ma restano unite a voi nella preghiera e nella fedele
risposta alla chiamata del Signore". La forte partecipazione alla celebrazione,
in particolare di sacerdoti, ha ulteriormente esplicitato gratitudine e apprezzamento.
Semplice e lineare la storia di questa Compagnia in questi settant'anni. La
sua sede iniziale è stata in via Maghetti per poi spostarsi quasi subito
in via Nassa, dove - leggiamo nell'opuscolo preparato per questo anniversario
- "ve ne sono di interne, impegnate nei vari servizi richiesti dalla Diocesi
e di esterne, a contatto cioè con il quotidiano della propria vita comune,
attingendo tutte dallo stesso carisma: servire Cristo e la Chiesa".
Nello stesso fascicoletto sono citate alcune testimonianze dei nostri Vescovi
in questi anni. Le riportiamo quale segno di continuità e di gratitudine
verso l'opera di queste Sorelle, nel tempo della nostra Chiesa.
"Cerchino tutti i parroci e sacerdoti della nostra Diocesi con tutto il
loro zelo di promuovere le vocazioni all'Istituto Secolare della Compagnia di
Santa Teresa di Gesù Bambino". (mons. Angelo Jelmini, 12 agosto
1948).
"Io auguro alla Compagnia di Santa Teresa che superi tutte le difficoltà
che potrà incontrare sul suo cammino, che nuove sorelle, con piena conoscenza
della natura e della spiritualità di questo Istituto Secolare, lo scelgano,
anche a preferenza di altri, perché diocesano, come via sicura a rendere
la propria vita meglio accetta a Dio come ostia consumata per Gesù Cristo,
per il suo amore, per il suo regno sulla terra". (mons. Giuseppe Martinoli,
16 giugno 1976).
"La Compagnia di Santa Teresa di Gesù Bambino necessita oltre che
della nostra riconoscenza che si traduce in incoraggiamento e sostegno, anche
dell'adesione di nuove persone". (mons. Ernesto Togni).
"Prego il Signore perché siate sempre in grado di vivere interiormente
questo vostro scopertine/copo ecclesiale e lo prego di compensarvi nella vostra vita di
fede personale e nell'ottenimento di nuove vocazioni, che potrebbe darsi si
manifestino non troppo tardi nel tempo". (mons. Eugenio Corecco, 14 febbraio
1995).