Progetti di Caritas Ticino in Romania
Un ambulatorio come stimolo per la popolazione
di Oituz
Iniziati
i lavori in concomitanza con il campo di lavoro per giovani ticinesi e romeni
Di Marco Fantoni
Ad Oituz, villaggio immerso nella campagna romena situato a 25 km da Constanza
sul Mar Nero, la Caritas locale ha in funzione da 3 anni un'azienda agricola.
Questo ha permesso agli operatori, durante tale periodo, di rendersi conto
delle necessità degli abitanti. Le circa 700 persone che ci vivono
sono composte in maggioranza da bambini, la media per famiglia è di
4.
La prima necessità riscontrata e destinata agli abitanti del villaggio
e di altri piccoli centri vicini, ma in modo particolare diretta ai molti
bambini presenti in loco, è stata un ambulatorio.
Attualmente nel villaggio non esiste nessun punto sanitario. Il più
vicino è a 8 km, mentre l'ospedale si trova a Constanza e la maggioranza
degli abitanti non possiede un mezzo di trasporto.
Gli abitanti di Oituz hanno più volte richiesto al Comune ed alla Direzione
Sanitaria statale un ambulatorio, ma le risposte sono sempre state negative,
motivate dalla mancanza di fondi.
Si sono rivolti di conseguenza alla Caritas locale che tramite Caritas Romania
ci ha sottoposto la richiesta di sostegno alla costruzione di un ambulatorio,
avendo sentito pure il parere del medico che saltuariamente rende visita agli
ammalati, il quale ha sostenuto la presenza di un dispensario per consultazioni
giornaliere regolari. Questo tenendo conto pure delle necessità dei
villaggi vicini.
Il Comune da parte sua ha messo a disposizione il terreno, dove già
lo scorso mese di luglio sono iniziati i lavori, in concomitanza con il campo
di lavoro per giovani (vedi articolo a parte). Garantirà pure le spese
di mantenimento dell'edificio che oltre alla sala d'attesa, prevede una sala
per le consultazioni ed una per i trattamenti ed una piccola mansarda.
La Direzione Sanitaria statale metterà a disposizione le attrezzature
mediche e garantirà i salari del medico e degli assistenti.
Caritas Ticino sostiene questo progetto con un importo di USD 20'000.-, provenienti
dal fondo a favore dell'infanzia creato a partire dalla donazione di un anonimo
benefattore e del quale abbiamo più volte parlato in questa rivista.
Oltre agli scopertine/copi sanitari, quest' azione serve pure alla popolazione locale
come collaborazione con la Caritas, prestando volontariamente la propria opera
con lavori manuali, gli abitanti contribuiscono a diminuire le spese di costruzione
e si rendono partecipi di un'opera che li tocca direttamente, sentendola maggiormente
propria.
Don Alessandro Cobzaru, direttore di Caritas Romania, così si è
espresso:
"Penso che il campo di lavoro sia stato una spinta per questo villaggio
perché fino ad ora ognuno pensava a se stesso, pensando poco al prossimo.
Ora l'esempio di tutti giovani partecipanti al campo è stato un bellissimo
stimolo e come si è già visto alcuni abitanti hanno iniziato
ad impegnarsi, sono sicuro che questa vostra spinta continuerà da parte
di tutti. Hanno capito che se qualcuno fa qualcosa per il villaggio, non lo
fa per se stesso, ma per tutta la comunità. Questa è un'ottima
cosa che può rendere visibile la Caritas, l'amore."
Il primo grosso contributo infatti lo hanno offerto le famiglie che durante
il campo di lavoro per giovani hanno ospitato i partecipanti ticinesi e romeni
per 2 settimane. Una squadra di operai si è poi messa a disposizione,
sempre volontariamente per opere alle fondamenta.
E' dunque stato importante anche lo stimolo provocato dal campo di lavoro
nei confronti della popolazione che, rendendosi conto delle proprie necessità
dovrà essere più aperta e disponibile in situazioni analoghe.
Infatti, altre sono le necessità di questo villaggio, vista la forte
natalità saranno dunque le esigenze a favore dell'infanzia in particolare,
ad essere prioritarie.
Questo progetto, approfittando del campo di lavoro, ha permesso di essere
seguito maggiormente dai rappresentanti di Caritas Romania e Caritas Ticino,
per le fasi iniziali, rendendosi conto delle diverse difficoltà, in
modo particolare il reperimento dei materiali. Non è infatti evidente
riuscire ad avere a disposizione il necessario al momento opportuno, in quanto
il continuo aumento dei prezzi costringe alla ricerca del miglior materiale
a prezzi accessibili, al momento giusto. Si cerca dunque di risparmiare tenendo
comunque conto della qualità dei materiali.
Così giovani romeni e ticinesi hanno contribuito in modo decisivo ad
avviare una costruzione che non è e non dovrà restare fine a
se stessa ma servirà alle necessità sanitarie degli abitanti
della regione, ai bambini in particolare, e stimolerà gli stessi adulti
ad una maggiore collaborazione tra loro. Uno stimolo per tutti insomma.