Progetto
Sigrid Undset. Per una reale parità nella vita professionale
DONNA:
ritorno
all'avvenire
Il
dibattito di Caritas Ticino sul palco di Primexpo il 22 marzo 1999
Da
diversi anni Caritas Ticino è presente a Primexpo con uno stand informativo
e attraverso un dibattito televisivo. Questa è unoccasione per presentare,
a un largo pubblico, il lavoro che si sta facendo; nelle scorse edizioni è stato
dato spazio allimpegno di Caritas nellambito della disoccupazione,
che in oltre dieci anni, abbiamo affrontato crescendo in modo considerevole,
sia come struttura, sia come consapevolezza di offrire un contributo originale
al dibattito intorno a questo tema.
Questanno ci occuperemo ancora di lavoro ma sotto un altro angolo visuale,
quello delle pari opportunità fra uomo e donna nella vita professionale. In
passato e fino a oggi sono stati fatti grandi sforzi perché la parità venisse
sancita e riconosciuta anche a livello giuridico: la Legge Federale sulla parità
del 1995 ne è un esempio. Tuttavia, nonostante le tappe superate, questi diritti,
in numerose situazioni, non sono applicati: ci basti guardare alla differenza
delle retribuzioni tra uomini e donne in tutti i Paesi e anche Svizzera, oppure
alla difficoltà per le donne di accedere a degli incarichi che comportino degli
interventi decisionali. Per queste ragioni è necessario un lavoro continuo a
favore del riconoscimento effettivo delluguaglianza fra uomo e donna.
Questo e solo il primo passo! Occorre diventare sempre più consapevoli che,
se da una parte ci sono delle ingiustizie da combattere e risanare, dallaltra
è necessario riscopertine/coprire e essere capaci di rendere ragione fino in fondo, del
mistero che sta alla allorigine della persona, donna o uomo che sia. Dobbiamo
lavorare per unuguaglianza nel pieno rispetto della diversità, perché
la donna e luomo sono le due facce della stessa medaglia, di cui però
la faccia della donna è generalmente nascosta. Occorre metterla in luce, ricuperando
la sapienza accumulata, nel corso di millenni. È un lungo cammino da
compiere, sia individualmente che come popolo, perché non si tratta soltanto
di trovare la propria vera identità o di affermare la parità, è necessario partecipare
al formarsi della società, e il contributo della donna non può essere una semplice
aggiunta allimpegno delluomo. Troppo spesso si parla della vocazione
specifica della donna, come complementare a quella delluomo, una parità
reale chiede invece che la donna possa esplicitare la sua natura e cultura.
La donna è rispettata nella sua dignità là dove è lasciata essere quello che
è, permettendole di assumere "... con luomo, una comune responsabilità
per le sorti dellumanità". (Mulieris Dignitatem)