Justitia
et Pax sull'asilo
Il prossimo 13 giugno, si terrà la votazione popolare sul doppio referendum
depositato da diverse organizzazioni ecclesiali e umanitarie svizzere contro
il Decreto federale urgente (DMAS) e la nuova legge sullasilo (Lasi),
approvati dalle Camere federali il 26 giugno 1998.
Data la complessità della materia, la Commissione nazionale svizzera di Giustizia
e Pace ha pubblicato, di recente, il fascicolo "Il diritto dasilo
in discussione". Riflessioni sul decreto sulle misure urgenti e sulla legge
allasilo. È un contributo alla discussione in cui si rilevano alcuni aspetti
problematici della nuova legge e del decreto urgente.
Suddiviso in sette brevi capitoli, il fascicolo inizia con linserire la
questione dellasilo politico nel complesso contesto delle migrazioni forzate
di popolazioni nel mondo, che coinvolgono - secondo i dati dellAlto Commissariato
dellONU per i rifugiati - almeno 50 milioni di persone (un abitante su
115). Nel secondo capitolo, i due testi legislativi vengono analizzati secondo
cinque diversi criteri: la solidarietà, il rispetto dello Stato di diritto e
il dovere cristiano di accogliere lo straniero. Il terzo capitolo è invece dedicato
agli abusi compiuti nella procedura dasilo e alle azioni criminali attribuite
ad asilanti e rifugiati.
Siccome il DMAS ha lo scopertine/copo di contrastare questi due aspetti, esso viene presentato
nel quarto capitolo, mentre nel quinto linteresse è rivolto alla nuova
LAsi. Il sesto capitolo è invece dedicato allanalisi dello statuto delle
persone da proteggere, perché minacciate nei loro paesi dorigine. Infine,
nel settimo capitolo, sono proposte alcune considerazioni finali.
Lo scopertine/copo del fascicolo di Giustizia e Pace è dunque quello di offrire uno sguardo
comprensibile ai non addetti ai lavori su un campo assai complicato: basti considerare
che il testo della nuova legge comprende qualcosa come 123 articoli, alcuni
dei quali di carattere estremamente tecnico.
In sostanza, lo studio di Giustizia e Pace non fornisce indicazioni di voto,
ma contribuisce alla discussione politica e sociale che dovrebbe accompagnare
e andare al di là dello scrutinio sul doppio referendum popolare. Il dibattito
dovrebbe infatti riguardare il futuro della politica dasilo svizzera nel
suo complesso, ed essere condotto sulla base di principi etici e non solo di
interessi politici. Il documento elenca, in sede consultiva, sei aspetti che
andrebbero - allavviso degli autori - presi in maggiore considerazione
nellattuale discussione. Essi sono: la garanzia ai giovani rifugiati in
Svizzera di poter completare la formazione in corso, il rifiuto di sfruttare
il tema dasilo per fini elettorali, la conoscenza della condizione di
rifugiato per meglio capirne i problemi, la cooperazione internazionale per
risolvere il problema dei rifugiati, il maggiore equilibrio tra la volontà di
proteggere i rifugiati e di combattere gli abusi.
Il fascicolo, in francese e in tedesco, può essere richiesto (Fr. 6.-) a:
Giustizia e Pace, CP 6872, 3001 Berna
Tel. 031/381 59 55
Fax 031/381 83 49
www.cath.ch/juspax
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e-mail:jus-pax@bluewin.ch