DOM
HELDER CAMARA,
IL FRATELLO DEI POVERI
È morto a 90 anni
il 27 agosto scorso dopo una vita dedicata ai più deboli
Di Marco Fantoni
Lo
ricorderemo con quella tonaca color sabbia, piccolo e umile, ma forte nella
fede, nella testimonianza del Vangelo, portato soprattutto con lesempio
di umiltà ai più deboli, ai più poveri ma specchio per tutti, grandi e piccoli,
ricchi e potenti. Ha trascorso le ultime ore della sua vita a Recife, la città
brasiliana di cui era arcivescovo emerito, ascoltando musica religiosa e testi
biblici. Durante il suo apostolato ha dovuto affrontare momenti di sofferenza
come ad esempio dopo il golpe del 1964 contro il presidente João Goulart, il
regime militare lo aveva preso di mira. Le sue parole di avversione alla lotta
armata, la denuncia di violazione dei diritti umani in una nazione dove una
piccola percentuale della popolazione detiene la maggioranza della ricchezza,
di fronte ad una povertà dilagante, ha fatto di lui un sacerdote scomodo. Lo
chiamavano, a torto, il Vescovo rosso. Unetichetta che non ha mai digerito,
diceva infatti: "Non
ho bisogno del marxismo: il Vangelo mi dà tutto ciò che il marxismo potrebbe
darmi... Inutile allarmarsi: non predico lodio, predico lamore".
Organizzò diverse comunità ecclesiastiche di base ed iniziò unintesa con
la teologia di liberazione, in quegli anni agli inizi del suo sviluppo, ma con
unimpostazione diversa da quella che poteva essere quella più politicizzata
di Ernesto Cardenal o di Leonardo Boff. Il suo impegno era segnato molto dalla
preghiera, si alzava di notte per pregare, per scrivere.
Nel suo primo viaggio in Brasile, Giovanni Paolo II lo salutò con "Caro
arcivescovo, mio fratello, fratello dei poveri e mio fratello" durante
un incontro con i contadini del Nordeste. Un momento di commozione per lo stesso
dom Helder.
Il suo ricordo come esempio di testimone di fede resterà con noi non solo per
il suo impegno dal profilo umano e sociale ma anche e soprattutto per quello
spirituale, cioè per quella preghiera che lha aiutato nella sua opera
a favore dei più deboli.