Elisabetta Cipollone è una madre ferita, con un dolore immenso piantato in mezzo al cuore, perché non ci sono parole per dire di un figlio che ti viene strappato via, ancora adolescente, da un pirata della strada.
Ma come racconta lei stessa dal dolore nascono miracoli, la rabbia si trasforma in compassione e quello che sembrava un carcere in cui morire a poco a poco e uccidere tutti gli affetti, proprio dal carcere viene guarito.
Ma non è tutto, Elisabetta con il marito e i figli Andrea e Marco erano stati in vacanza in Africa. Andrea era rimasto colpito dall'assenza di acqua e con gli occhi di un bambino aveva disegnato i pozzi per aiutare le persone che aveva incontrato. Nel 2011 il figlio Andrea muore improvvisamente e i disegni di Andrea diventano una sorta di testamento per la madre. Nasce il progetto "Un pozzo per Andrea" con l'obiettivo di costruire un pozzo per acqua potabile in Etiopia. Ma proprio perché il bene si moltiplica i pozzi costruiti fino ad ora sono 23 e il ventiquattresimo sta per essere ultimato.
Se volete saperne di più: http://www.dna6.it/index.html
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