L’autismo non è una malattia da curare ma piuttosto un universo da scoprire e addomesticare, un piccolo passo al giorno. Questo sembrano raccontare I due protagonisti del video, Federico de Rosa e suo padre Oreste. Federico, diagnosticato autistico, a otto anni ha cominciato a comunicare coi genitori usando un computer, un tasto alla volta, portando alla luce un suo mondo incredibile di conoscenze, di sentimenti, di interrogativi nascosti fino allora. A ventiquattro anni ha scritto due libri in cui racconta il suo mondo alieno a noi “neurotipici”, sempre un tasto alla volta, facendo scoprire non tanto un handicap, quanto piuttosto un modo diverso di funzionamento del suo cervello nella percezione della realtà, cioè come gestire le troppe informazioni, come rallentare il ritmo, come mantenere la concentrazione su un tema aiutato dalla mano del padre su una spalla o raccontandosi da solo un’altra storia con la mano sull'orecchio. Venti minuti di una lezione straordinaria di umanità e di speranza. Ringraziamo la Fondazione Ares, Patrizia Berger e il professore Antonio Persico, Neuropsichiatra infantile e dell'adolescenza, Messina.
Per correttezza desideriamo informare che la comunità scientifica e molte associazioni legate all'autismo, contestano la tecnica di comunicazione utilizzata nel video e descritta nei libri citati, chiamata “comunicazione facilitata” in quanto ritengono che il pensiero espresso dalla persona autistica sia di fatto quello del “facilitatore” che lo aiuta a comunicare. Vedi wikipedia
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