18-19 novembre 2006
Emissione N°622


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Fra statalismo e sussidiarietà
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Caritas Insieme TV

Sabato:
17.50
Repliche sabato: 00.45
Repliche domenica: 12.50, 17.50 e 00.05
Su TeleTicino

Fra statalismo e sussidiarietà

In apertura la consueta rubrica il Vangelo in casa con l'esegeta Don Giorgio Paximadi e Dante Balbo sulla barca virtuale che ondeggia sul lago di Tiberiade davanti a Cafarnao un'ambientazione virtuale costruita col computer che contestualizza ormai da anni questa rubrica di riflessione religiosa.

Fra statalismo e sussidiarietà

Un termine equivoco è al centro di questa puntata di Caritas Insieme, perché spesso confuso con l'idea di sussidio, cioè di un contributo per qualche opera di non meglio precisate organizzazioni private.
In realtà si tratta di ben altro e lo chiarisce lo spunto da cui prendono le mosse le domande all'ospite in studio, Sergio Morisoli (vedi: www.acton.org/article.php?article=204 ), alto funzionario dello stato, e che ci viene da Carlo Doveri, direttore di un ente che si occupa di minori e membro del comitato svizzero di Integras "Associazione professionale per l'educazione sociale e la pedagogia speciale", che ha dovuto valutare l'accordo intercantonale per la gestione delle istituzioni a favore dei portatori di handicap che sono state decentrate con la perequazione finanziaria.
In gioco è il ruolo dello Stato rispetto alla società civile, la capacità di questa di auto-organizzarsi, di mobilitarsi, per produrre e gestire servizi, per assumersi oneri, per affrontare responsabilità come per esempio quella educativa.
Il termine di sussidiarietà che si ritrova con altre parole fin dagli scritti della tardo-scolastica e su su fino a noi, attraverso economisti illlustri come Smith e Toqueville, è stato, negli ultimi due secoli, abbastanza dimenticato in favore dello sviluppo del welfare, ma proprio la crisi di quest'ultimo ha fatto rinascere il dibattito attorno a formule diverse di organizzazione di beni e servizi. La Chiesa, quasi da sola, nell'ultimo secolo attraverso la sua Dottrina Sociale ha recuperato questo termine, facendone un cavallo di battaglia, un perno della sua cultura sociale, perché valorizza la persona, in comunità con altri, e non l'individuo, protagonista del nostro tempo. A ribadirlo è il Vescovo Pier Giacomo Grampa nel breve intervento dedicato alla chiarificazione di questo concetto, tanto caro al magistero, quanto sconosciuto a tanti cattolici.

Sul principio di sussidiarietà vedi Forum: http://forum.caritas-ticino.ch/viewforum.php?f=12