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Caritas
Insieme TV del
3 - 4 novembre 2007 |
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La tragedia degli immigrati cristiani iracheni in Libano È una testimonianza cristiana silenziosa attraverso la storia quella dei cristiani dell'Irak, discendenti da civilizzazioni della Mesopotamia, primizie di coloro che hanno abbracciato la Fede cristiana e l'hanno diffusa. In nome di questa Fede, hanno vissuto innumerevoli tragedie e grazie alla stessa Fede, hanno persistito e sono sopravvissuti. Sono loro che oggi sono nuovamente al centro di persecuzioni che assomigliano a quelle dei primi secoli cristiani. Fedeli fucilati, preti rapiti e poi uccisi, mentre le chiese sono fatte oggetto di deflagrazioni. Poi, dopo che questi cristiani sono stati obbligati a scegliere tra: pagare i tributi o cedere la propria moglie ed il proprio onore, sia a rinunciare alla loro religione o morire, un vasto movimento d'emigrazione ha iniziato il suo cammino che continua tutt'ora e che ha raggiunto i suoi massimi livelli nel 2006, quando il numero dei migranti ha superato la quota di 200'000, disperdendosi tra Turchia, Giordania e Siria, dove vivono in uno stato di sofferenza e miseria e di attesa. Tra loro, un numero stimato in 8'000 persone è arrivato fino in Libano, dove non esistono ancora accordi ufficiali tra lo Stato e l'Alto Commissario della Nazioni Unite, ma solamente alcuni accordi per casi speciali. È in questo contesto che Monsignor Michel Kassarji (foto), Vescovo dell'Eparchia di Beirut, cattolico di rito caldeo, opera con la sua comunità. È ospite di Marco Fantoni nello studio di Caritas Insieme. e presenta la situazione nel paese Mediorientale e il suo lavoro quotidiano vicino ai profughi iracheni, in modo particolare il suo nuovo progetto di accoglienza a favore dei bambini Articolo di Ida Soldini dedicato a mons Michel Kassarji dalla Rivista Caritas Insieme novembre 2007.
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Lancio
della conferenza
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In apertura la consueta rubrica il Vangelo in casa con l'esegeta Don Giorgio Paximadi e Dante Balbo sulla barca virtuale che ondeggia sul lago di Tiberiade davanti a Cafarnao un'ambientazione virtuale costruita col computer che contestualizza ormai da anni questa rubrica di riflessione religiosa.
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