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Caritas
Insieme TV del
10 - 11 gennaio 2009 |
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Eritrea, non solo guerra Nella testimonianza di Mons. Thomas Osman (foto a sinistra), Vescovo della diceosi di Barentu in Eritrea, invitato a Lugano dall'associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, traspare la freschezza di una chiesa giovane. In Eritrea si festeggeranno presto i cento anni della prima evangelizzazione, di una diocesi ancora più giovane, che fino a pochi anni fa era ancora una rettoria. La vitalità della Chiesa, che conta 37400 cattolici in una regione di seicentomila persone, si manifesta nelle molte opere, nella sanità, nel settore educativo, nella nascita di nuove chiese, nella fioritura di vocazioni, di cui il Vescovo stesso è un esempio, cresciuto all'ombra della spiritualità francescana. Certo le cose non sono facili, la Conferenza Episcopale, che non ha voluto spezzarsi rimanendo integra con i fratelli vescovi etiopi è costretta ad incontrarsi a Roma per la sua riunione annuale a causa della guerra, ma proprio la loro unità è segno tangibile della volontà della Chiesa di essere strumento di riconciliazione. Noi conosciamo l'Eritrea come lo spazio di una guerra infinita, il luogo delle tragedie della siccità devastante, ma Mons. Osman ci offre l'immagine di un popolo laborioso, capace di superare le differenze e di convivere pacificamente con tutte le sue componenti, 9 etnie diverse, varie confessioni cristiane e un buon numero di mussulmani, una povertà dignitosa che sa sorridere ancora nei villaggi, se pure le loro case sono di frasche e per arare alcuni usano l'asino, perché non possono permettersi neanche un bue. | |||||||||||||
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Vangelo in casa Il Vangelo in Casa con l'esegeta Don Giorgio Paximadi e Dante Balbo sullo sfondo della grotta virtuale di Betlemme, ridisegnato col computer per il periodo natalizio.
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