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Natale dal cantiere a Pregassona al 14esimo piano a Bologna
Una ambientazione insolita quella della Torre di babele, che questa volta sprofonda nella terra, perché don Giorgio Paximadi e Dante Balbo parlano circondati dalle fondamenta del nuovo CatiShop, l'edificio che sorgerà ad ospitare il programma occupazionale di Caritas Ticino a Lugano, che l'anno prossimo da Molino Nuovo si trasferirà accanto alla sede centrale a Pregassona.
Un gesto simbolico, questo, per dire che il Natale è portatore di speranza, occasione per costruire nuovi rapporti a partire dalla relazione nuova con Gesù, che viene a sconvolgere ancora una volta la storia dell'uomo, per portarvi la novità di un Dio che si fa carne.
Dalle fondamenta del nuovo edificio al 14esimo piano della casa di Stefano e Vera Zamagni, economisti che ci hanno accompagnato per questi due anni, lui ad aprire e lei a chiudere la rubrica il pensiero economico in Caritas in veritate, questa volta non con il format di pochi minuti dalla finestra di una casa nordica virtuale, ma dall'accoglienza del loro salotto a Bologna, per una puntata speciale, per fare il punto sui grandi temi dell'Enciclica, scoprirne i primi frutti, le tracce di un percorso ancora lungo, ma che promette di essere fecondo, per il futuro della civiltà economica.
Tornano così temi come il valore del lavoro come strumento di inclusione, dell'impresa sociale come via per la diffusione di una economia sana, fraterna, solidale e realmente volta allo sviluppo, non contro il profitto, ma contro la povertà, che solo rendendo i poveri protagonisti e soggetti economicamente attivi, si risolve.
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