Un esempio disastroso
di esportazione di vecchi PC Due gruppi ambientalisti americani, Basel Action Network e Silicon Valley Toxics hanno recentemente pubblicato un rapporto che afferma che dal 50 all80 per cento dei rifiuti elettronici degli Stati americani dellOvest sono caricati sui container di navi in partenza per lAsia (Sopratutto India e Cina) , dove i costi di smaltimento sono nettamente più bassi e le leggi ambientali meno severe. Non si tratta di progetti di sostegno, ma di un commercio di rifiuti tossici che i consumatori hanno deciso di gettare. Il rapporto delle due associazioni fa per esempio riferimento alla discarica cinese di Guiyu, che raccoglie soprattutto monitor e stampanti. I lavoratori di Guiyu usano strumenti di lavoro rudimentali per estrarre componenti destinate a essere rivendute: Unimpressionante quantità di rifiuti elettronici non viene riciclata ma viene semplicemente abbandonata allaperto nei campi, sulle rive dei fiumi, negli stagni, nelle paludi, nei fiumi e nei canali di irrigazione. A lavorare senza nessuna precauzione vi sono donne, uomini e bambini. Ridimensioniamo quindi la nostra generosità: non regaliamo ai paesi poveri i nostri vecchi PC ma distruggiamoli in Svizzera e senza timore. |
Che cosa fare con
i nostri rifiuti tecnologici In Svizzera dal 1998 è in vigore lordinanza per la restituzione e lo smaltimento degli apparecchi elettrici ed elettronici (ORSAE). Questa ordinanza di fatto regola la via di smaltimento di PC, televisori e tutti gli altri apparecchi elettrici ed elettronici. La rete di ripresa e riciclaggio è organizzata dallassociazione economica SWICO e dalla SENS, Fondazione per la gestione e il recupero dei rifiuti in Svizzera. In pratica la soluzione adottata in Svizzera prevede il finanziamento delle spese di recupero e smaltimento tramite una tassa di riciclaggio anticipata (TRA) compresa al momento dellacquisto degli apparecchi nuovi. La TRA è in fase di introduzione progressiva ai differenti apparecchi elettrici ed elettronici. Nel 2002 è già prevista la ripresa gratuita degli apparecchi appartenenti alla categoria della burotica, della tecnica dellinformazione e della comunicazione, dellelettronica di intrattenimento e degli apparecchi dellindustria grafica (la lista è consultabile al sito www.swico.ch e www.sens.ch, le informazioni sulle disposizioni in vigore sono invece consultabili al sito www.buwal.ch/abfall/i/elektronikschrott.htm). Attualmente solo i piccoli e grossi elettrodomestici (per esempio asciugacapelli, frullatori, lavastoviglie, lavatrici) sono ancora soggetti a pagamento. A partire dal 1° gennaio 2003 è prevista lintroduzione della TAR anche su questi apparecchi, da quella data sarà possibile consegnare gratuitamente tutti i rifiuti elettrici ed elettronici. In Ticino la rete di ripresa è organizzata attraverso alcuni centri ufficiali di recupero SENS/SWICO come per esempio le tre sedi del Mercatino di Caritas Ticino di Pollegio, Giubiasco e Lugano. I vecchi apparecchi possono essere anche riconsegnati ai commercianti e rivenditori. La prima fase di smaltimento è svolta a Pollegio allinterno del programma di reinserimento per persone disoccupate di Caritas Ticino. Attualmente nella nostra sede di Pollegio riceviamo 500000 chili di rifiuti elettrici ed elettronici raccolti in Ticino e le quantità sono in costante aumento. |