Caritas
Romania
AMBULATORIO CHE COINVOLGE LA POPOLAZIONE
Di Marco Fantoni
Il 4 luglio
scorso è stato inaugurato ad Oituz, l'ambulatorio costruito con il sostegno
di Caritas Ticino in collaborazione con Caritas Bucarest, la partecipazione
degli abitanti del villaggio, di un gruppo di giovani ticinesi che nel 1996
hanno svolto un campo di lavoro e con il prezioso contributo di don Nicola Timpu,
parroco e direttore della Caritas di Brezoi.
Questa nuova struttura è stata voluta per sopperire alle necessità
sanitarie del villaggio che conta circa 700 abitanti, la cui maggioranza è
composta da bambini. Pure i villaggi vicini, sprovvisti di un punto sanitario
potranno farne capo. L'ambulatorio prevede al suo interno un ufficio per le
consultazioni, una sala per i trattamenti, uno studio dentistico, una sala per
i medici, il deposito ed i servizi. Alla giornata d'inaugurazione hanno partecipato
diverse autorità ecclesiali e civili, tra cui il direttore di Caritas
Bucarest don Alessandro Cobzaru ed il vicario episcopale di Constanza Mons.
Stefan Ghenta, il sindaco del comune ed il responsabile della Caritas locale
Matei Andrei, come pure i rappresentanti dell'autorità sanitaria.
L'idea di questa piccola opera non era solo di mettere a disposizione della
popolazione un ambulatorio, ma aveva un obiettivo più grande e cioè
quello di coinvolgere il maggior numero d'abitanti nello sviluppo di questa
azione, in modo da sentir propria questa iniziativa. Obiettivo in parte raggiunto.
Già all'inizio dei lavori, durante il campo svolto nell'estate del 1996
si era intravista una loro timida partecipazione, aumentata in seguito con la
partenza del gruppo ticinese che aveva fatto da stimolo a questa proposta della
Caritas locale. Il coinvolgimento degli abitanti ha pure contribuito a limitare
i costi della manodopera. Gli stessi abitanti si erano rivolti alle autorità
statali per ottenere la costruzione dell'ambulatorio, mala risposta era sempre
stata negativa. Da qui la richiesta alla Caritas che da qualche anno ha già
in funzione sul posto un'azienda agricola.
Il Comune ha messo a disposizione il terreno e finanzierà le spese di
gestione, la direzione sanitaria locale si occuperà delle attrezzature,
mentre l'ambulatorio è di proprietà di Caritas Oituz. Il finanziamento
di Caritas Ticino è stato di USD 24'000. Saranno due i medici che si
alterneranno nella presenza costante atta a garantire una possibilità
quotidiana di visite.
Durante questo piccolo progetto non sono mancati i lati oscuri, come le difficoltà
tecniche e per il reperimento dei materiali necessari per la realizzazione.
Anche con i tempi di lavoro, a causa dell'inverno, non si è potuta rispettare
la tabella di marcia prevista. Si può in ogni modo trarre profitto da
questo tipo di esperienza per futuri progetti. In effetti, una seconda esigenza
del villaggio è quella di disporre dì un asilo capace di accogliere
degnamente i bimbi del villaggio che attualmente sono stipati in due locali
poco adatti e con scarso riscaldamento e privo dei servizi necessari. Potrà
essere questo dunque un ulteriore stimolo per la popolazione locale per rafforzare
quegli obiettivi prefissati e di cui abbiamo detto sopra. Resta inoltre la consapevolezza
che da quest'esperienza si è potuto organizzare un campo di lavoro per
giovani ticinesi e romeni che insieme hanno rafforzato quell'incontro di Chiesa
tra Est ed Ovest permettendo un allargamento della pastorale giovanile locale
e ticinese.