Etica
cristiana e medicina moderna
Le
possibilità della medicina moderna sono sulla bocca di tutti. L'uomo
moderno vive più a lungo di tutte le generazioni che lo hanno preceduto.
Molte malattie che in passato equivalevano ad una condanna a morte sono ora
guaribili; altre possono essere evitate grazie ad una prevenzione del tutto
impensabile solo pochi decenni orsono. La medicina moderna però porta
con sé anche conseguenze negative: motli temono ad esempio che si abusi
delle sue possibilità tecniche; altri paventano una fine lenta e inumana,
in balìa ad una macchina che non vuole lasciarli morire.
Sorge dunque l'interrogativo se, in medicina, il possibile sia anche automaticamente
lecito. È quanto l'ultima pubblicazione di Giusitzia e Pace, destinata
ad una vasto pubblico, si prefigge di educare. Essa tratta a fondo numerose
questioni attuali dell'ingegneria genetica, della medicina dei trapianti e dell'accompagnamento
delle persone in fin di vita. In un capitolo introduttivo è illustrato
il rapporto esistente tra medicina moderna e fede cristiana.
L'obiettivo principale della pubblicazione è di invitare i lettori a
confrontarsi con le questioni sollevate dalla medicina moderna. Essa vuole mostrare
come sia possibile, in una prospettiva cristiana, trovare una risposta soddisfacente
ai problemi sollevati. L'unica vera medicina è quella al servizio di
una vita dotata di senso e degna della persona umana.
"Giustizia e Pace: Etica cristiana e medicina moderna. Riflessioni su problemi attuali" (La Buona Stampa 1998). 86 pagine, Fr. 20.--. Da ordinare presso: Giustizia e Pace, Casella postale 6872, 3001 Berna, tel 031 381 59 55, fax 031 381 83 49.