UN
GESTO CHIAMATO MERCATINO
"Mi sento partecipe di un progetto buono per me e per gli
altri"
Di
Dani Noris
Sono passati quasi due anni da quella sera in cui uno dei tesori più
preziosi del Ticino, la Chiesa della Madonna delle Grazie di Bellinzona e la
Casa di riposo Paganini Rè hanno preso fuoco. Anche il mercatino Caritas,
situato all'interno dello splendido chiostro non è stato risparmiato.
Ora dopo appunto quasi due anni, il locale è di nuovo agibile e in questi
giorni riapre i battenti. II gruppo di volontarie che per tanti anni ha gestito
il mercatino è rimasto compatto e fedele, in attesa di poter riprendere
l'attività a favore dei poveri, attraverso la raccolta di fondi che il
Mercatino rappresenta, ma anche a favore di tutte quelle persone che nel Mercatino
trovano, oltre a indumenti e oggetti interessanti, un luogo di accoglienza affettuosa
e sollecita. Durante questi due anni, spesso ho ricevuto delle telefonate sia
da parte delle volontarie che dei clienti che sollecitavano la riapertura, segno
inconfondibile di quanto questa struttura stia a cuore a tutti. Quando incontro
le volontarie dei mercatini, mi sorprende sempre la letizia e la generosità
con la quale portano avanti il loro lavoro. Un lavoro non certo facile perché
è un luogo dove si incontrano anche tante situazioni tristi e a volte
di una miseria umana insospettata. Basti pensare a quanti entrano nei mercatini
a rubare, o a cambiarsi di abito lasciando la biancheria) sporca nascosta da
qualche parte, oppure a chi strappa qualche bottone,), scuce un orlo, stacca
qualche pezzo per poter avere un prezzo più basso. Queste però
sono le eccezioni perché la maggior parte dei clienti è ben informata
e sceglie il mercatino, certo per un vantaggio personale indubbio ma proprio
perché è cosciente che attraverso il suo acquisto sta sostenendo
chi è nel bisogno. Chiasso, Stabio, Lugano, Bellinzona, Locarno, sono
più di un centinaio le volontarie coinvolte in quest'opera. La compagnia
che si è creata fra queste persone è diventata un'esperienza di
amicizia molto grande che dà la forza di affrontare anche le provocazioni
o le situazioni difficili che si presentano. Chiedevo un giorno a un gruppo
di signore che da quasi dieci anni lavorano uno, due, tre anche cinque pomeriggi
alla settimana nei mercatini: Chi ve lo fa fare? Cosa fa si che dedichiate tanto
tempo a questa cosa? "Questo è il modo migliore di usare il nostro
tempo perché impariamo a fare qualcosa di completamente gratuito mi hanno
risposto qui stiamo bene, non potremmo ormai farne a meno. Sentiamo che questo
lavoro insieme ha creato dei legami forti, che ci sono di aiuto nella vita quotidiana".
Una volontaria mi diceva: "Quando il mio medico mi consigliò di
fare del volontariato per non stare ripiegata su me stessa, gli ubbidìi
perché non avevo la forza di controbattere, non avrei mai creduto di
riuscire ad alzarmi al mattino con tanta voglia di vivere. Eppure è cio'che
mi capita ogni giorno, perché incontro delle persone, lavoro con loro
e mi sento partecipe di un progetto buono per me e per gli altri". Ecco,
il mercatino è anche questo!