DROGA
OK
L'eroina
ai drogati, l'alcool agli alcolizzati e ...
Di Marco Fantoni
È
la terza volta negli ultimi anni che il Popolo svizzero è chiamato a pronunciarsi
sul tema della droga. Nel 1997 sulliniziativa "Gioventù senza droghe",
nel 1998 sulliniziativa "Droleg" ed ora sul Decreto federale
che propone la prescrizione medica di eroina, al quale è stato opposto un referendum.
Nelle due precedenti occasioni, Caritas Ticino, si era espressa chiaramente,
sostenendo Gioventù senza droghe e respingendo Droleg. Ora, in linea con le
precedenti prese di posizione, linvito è quello di respingere il Decreto
federale, sostenendo il referendum.
I motivi li abbiamo già in lungo ed in largo esposti durante le due precedenti
votazioni, ma vale la pena riprendere alcuni punti fondamentali.
Innanzitutto, la dignità della persona. Prescrivere droga, vuol dire rassegnarsi,
vuol dire che alla persona che ti trovi davanti non dai più nessuna speranza.
Cè anche laspetto della promozione positiva della vita umana, che
in questo caso è lasciata da parte. È detto che queste misure sono applicate
a chi non ha più speranza, i casi più gravi, si parla di "terapia dellultima
possibilità". Noi ribadiamo il concetto che la via migliore per uscire
dal tunnel è quella dellastinenza totale, con laccompagnamento di
persone che credono in questo e seguono i tossicodipendenti a crescere e maturare
una volontà quotidiana di libertà della persona. Ad un dipendente grave di alcol
non diamo altro alcol per guarire.
Il Papa, nella lettera apostolica Salvifici doloris, ricorda come "la possibilità
di recupero e di redenzione dalla pesante schiavitù è stata concretamente provata
... ed è significativo che questo sia avvenuto con metodi che escludono rigorosamente
qualsiasi concessione di droghe, legali o illegali" aggiungendo che "la
droga non si vince con la droga". Il messaggio è dunque chiaro, come chiare
sono anche altre prese di posizione da parte della Chiesa. Ad esempio un documento
del Dicastero vaticano per la famiglia che in 22 punti espone i motivi per cui
la droga non si vince con la droga. Nel documento, tra laltro è detto
"Non si fanno esperienze a spese della gente. Il comportamento che conduce
alla tossicodipendenza non ha alcuna possibilità di correggersi se i prodotti
che rafforzano tale comportamento stesso, sono messi a disposizione".
Durante il mese di aprile, i mezzi di comunicazione, hanno messo in evidenza
come lOrganizzazione mondiale della sanità (OMS), abbia riconosciuto valida
la fase sperimentale di distribuzione controllata di eroina. Contrariamente
a quanto, il rapporto non è dellOMS, ma come ben specificato in entrata
dello stesso, si tratta di una valutazione di studiosi che rappresentano essi
stessi e non i loro governi o datori di lavoro, ne tantomeno riflettono la posizione
dellOMS. Lo studio trae diverse conclusioni, indicando come la prescrizione
medica di eroina è fattibile e le conseguenza di questo trattamento ai pazienti
e alla società può essere confrontato con altre forme di trattamenti. In ogni
caso, le conoscenze base non sono sufficienti per determinare il rapporto tra
costi ed efficacia. Lo studio non ha potuto determinare lefficacia di
un intervento piuttosto che un altro. Inoltre non ha stabilito se la prescrizione
di eroina sia responsabile dei miglioramenti di salute oppure questa sia dovuta
al fatto che le persone sono seguite più da vicino con un accompagnamento regolare.
Evidentemente qui si tratta di stabilire dei principi, che per quanto ci riguarda
sono stabiliti da molto tempo e come detto in precedenza si rifanno ai valori
della dignità della persona espressi anche attraverso la posizione della Chiesa.
A questo punto non vogliamo nemmeno dilungarci troppo sul tema in votazione,
facendo però notare come labbassare la guardia davanti a problematiche
come la tossicodipendenza è un primo passo nellabbassamento della guardia
rispetto ad altre problematiche che la società ci propone di giorno in giorno.