In occasione della 11° giornata nazionale di preghiera per i Cristiani discriminati e perseguitati promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre vi proponiamo l'intervista di Roby Noris al cardinale e arcivescovo di Bangui, Mons. Dieudonné Nzapalainga, da anni impegnato nel lungo e complesso processo di pace nella Repubblica Centrafricana. Obiettivo primario nel suo servizio pastorale è stato fin dall’inizio la ricerca della pace in un Paese dilaniato da contrapposizioni politiche ed economiche, spesso spacciate per conflitti fra le religioni. Da qui lo sforzo di moltiplicare gesti di collaborazione e di dialogo tra i credenti, unito alla determinazione nel denunciare ingiustizie e violenze e nel sostenere la speranza di un autentico cambiamento. È considerato una delle più autorevoli guide spirituali del Paese dilaniato dalla guerra civile, nel quale è protagonista , insieme al presidente dell’Alleanza evangelica centrafricana e all’imam presidente del Consiglio islamico, della piattaforma interreligiosa impegnata a favorire iniziative di dialogo e di riconciliazione per porre fine alle violenze che continuano a insanguinare quella terra.
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