Caritas Insieme TV del 11 - 12 febbraio 2012
Emissione N° 895
su TeleTicino e

online


Sabato: ore 17.55 e 0.15
repliche domenica ore 05.00, 13.00, 17.25 e 23.50

Adulti per educare

Tracce di paternità si riconoscono nel dialogo a distanza che il professor Franco Nembrini, direttore a Bergamo della scuoa parificata "La traccia", intreccia con Marco Squicciarini e i compagni della "Traccia" di Bellinzona, lasciandosi interpellare dal documentario girato per i venti anni dell'istituto sopracenerino. Con lui continua idealmente una rubrica nuova di Caritas Insieme, dedicata proprio alla questione educativa, un affare sempre più chiaramente per adulti e non per i ragazzi. Anche il professor Nembrini infatti concorda sul principio che non si tratta tanto di trovare il modo di inculcare nei giovani i valori o le nozioni, ma di trasmettere una testimonianza, di passare un entusiasmo, una radicale fiducia nella vita, che, per lui, ma non solo, si riconosce in un destino buono, in una paternità che trascende le difficoltà e i limiti della propria e dell'altrui debolezza.
Gli ideali di questo dialogo a distanza sono gli stessi, forse anche perché la paternità riconosciuta da entrambi è nell'intuito di don Luigi Giussani, che del "rischio educativo" ha fatto una ragione di vita e un metodo per il movimento che ha fondato.
La proposta però di uno sguardo educativo, cioè della solidità di una ipotesi attorno alla realtà, offerta ai ragazzi da adulti appassionati e consapevoli, che non si nascondono dietro una neutralità o una libertà senza mete, da rispettare a tutti i costi, non è un valore esclusivamente cristiano, come potrebbe sembrare a prima vista, ma una scommessa che ogni adulto, tanto più ogni docente, deve fare con se stesso, se vuole continuare ad insegnare e non soccombere alla pressante esigenza dei ragazzi di verità, giustizia e bellezza.
Chiave per Nembrini, come per il direttore della scuola bellinzonese Maco Squicciarini non è un particolare metodo educativo, la scoperta di qualche tecnica nuova che funziona meglio di altre, ma la testimonianza di adulti che insieme camminano con fiducia nella vita, che, nonostante le difficoltà, possono dire a testa alta ai ragazzi che "vale la pena di stare al mondo", che loro, i ragazzi, sono soggetti del loro destino, di loro ci si può fidare, che troveranno adulti che sanno "stare", senza cadere nella condanna a priori o nella fuga con loro per una malinterpretata vicinanza amichevole.

"BABELE il Mistero delle parole"

"Babele il mistero delle parole" è la rubrica che sostituisce in televisione il "Vangelo in casa", che resta a disposizione online per chi lo voglia consultare. (Vedi sotto)
Babele è la mitica torre, in realtà un tempio, che nella Bibbia rappresenta il gesto di superbia di un popolo arrogante che pretendeva di raggiungere il cielo, origine della confusione delle lingue del mondo, in cui le parole diventarono estranee, così che gli uomini smisero di comprendersi fra loro.
Al di là del mito, vi è una indicazione importante, che anche oggi ci riguarda, cioè la difficoltà di comprendere le parole che usiamo, specie se appartengono ad una cultura diversa.
Per questo nella rubrica "Babele, il mistero delle parole" don Giorgio Paximadi e Dante Balbo cercano di scavare sotto la superficie dei termini, per coglierne la straordinaria ricchezza o demolirne la banalizzazione.
La parola scelta dai commentatori, che ci parlano immersi nel paesaggio “virtuale” - disegnato in 3D col computer - della Mesopotamia ove la torre di Babele sorgeva, è: Lebbra.

Il Vangelo in casa
(Solo online su www.caritas-ticino.ch)

"Vangelo in casa" con l'esegeta Don Giorgio Paximadi e Dante Balbo sulla barca virtuale che ondeggia sul lago di Tiberiade davanti a Cafarnao un'ambientazione virtuale costruita col computer che contestualizza ormai da anni questa rubrica di riflessione religiosa.

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di Caritas Insieme TV e Radio:

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